Installare Linux

Uno dei motivi per cui Linux è ritenuto un sistema difficile è senz'altro l'installazione. Questa è stata semplificata enormemente negli ultimi anni, ma rimane tuttavia un processo da effettuarsi a carico dell'utente. Nonostante i ripetuti tentativi di rendere disponibili computer con Linux preinstallato da parte anche di marche prestigiose, la quasi totalità dei computer in commercio viene ancora venduta corredata con Microsoft Windows. Questo condiziona l'opinione pubblica rafforzando l'idea che Linux sia valido solo per riciclare vecchi computer e che la sua installazione richieda competenze tecniche non comuni. L'installazione di Linux non è altro che l'installazione di un sistema operativo, con le difficoltà che questo genere di attività implica: compatibilità dell'hardware, ricerca dei driver... Un'operazione che in ogni caso si rischia spesso di affrontare anche con Windows, quando le troppe installazioni, i troppi virus e la necessità di aggiornare il sistema lo imporranno. Una volta effettuata l'installazione di Linux scopriremo un mondo di vantaggi, dalla stabilità alla facilità di installare e disinstallare i numerosissimi programmi da un'unica applicazione centralizzata.

Figura 1 - Installare i programmi da Ubuntu Figura 2 - Installare i programmi da SuSE

Figura 1 - Installare i programmi da Ubuntu
col Gestore di pacchetti Synaptic

Figura 2 - Installare i programmi da SuSE
con YaST

Certamente lo scoglio maggiore è rappresentato dalla vastità di distribuzioni esistenti, ma escludendo le "Live", quelle specialistiche, quelle nate per soddisfare ambizioni personali e quelle derivate dalle principali, vedremo che la scelta si assottiglierà grandemente concentrandosi sulle classiche storiche "distro". Il nostro specifico interesse e il grado di preparazione, in particolare, limitano ulteriormente la scelta tra un mucchietto di "veterane":

Questo elenco nasce principalmente dai feedback ottenuti tramite il forum del sito dell'ARI, a cui si aggiungono i contatti avuti a seguito di altri articoli sull'argomento.

Per poter conoscere le differenze tra le varie distribuzioni l'unico modo sarebbe quello di provarle di persona. Qui ci limiteremo a rimandare alla lettura dell'articolo di Michele Sciabarrà Dimmi che distro usi, e ti dirò chi sei già segnalato in precedenti articoli, ricordando che si tratta solo di un momento di umoristico relax, ma dal quale possono trapelare le peculiarità delle varie "distro" (sicurezza, facilità d'uso, stabilità, presenza o meno di programmi esclusivamente "open source"...).

 

Quale distribuzione?

Debian è senz'altro una delle distribuzioni Linux che meglio si presta all'utilizzo radioamatoriale, anche perché uno dei suoi sviluppatori, Bruce Perens, è radioamatore col nominativo di K6BP. Nel momento in cui si aggregò al progetto Debian, Bruce stava studiando una distribuzione Linux chiamata "Linux for Hams". La qual cosa ce lo rende particolarmente simpatico. Considerando inoltre che AFU-Knoppix, così come tutte le Live Knoppix, si basa su Debian, la possibilità di installare una vera distribuzione sulla base delle esperienze fatte con la Live ci semplificherebbe la vita. Tuttavia Debian viene spesso considerata ostica per i principianti, e per questo motivo ci orienteremo verso Ubuntu, una distribuzione derivata da Debian e sponsorizzata da un imprenditore sudafricano, Mark Shuttleworth, mediante una delle sue aziende, Canonical Ltd. Punti di forza di questa distribuzione sono la facilità d'uso, la documentazione sul sito, il supporto di una Comunità ben affiatata, ma soprattutto il criterio manageriale della gestione delle fasi di sviluppo. Nonostante il nome (che deriva da una parola Zulu che corrisponde orientativamente al concetto di "umanità verso gli altri", o anche "io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti"), Ubuntu si è rapidamente diffusa in tutto il mondo, e la compatibilità con Debian e la grande disponibilità di programmi, anche radioamatoriali, ne hanno decretato rapidamente il successo.

Mentre per Debian, Ubuntu e Novell SUSE Linux sono disponibili le principali applicazioni radioamatoriali sotto forma di "pacchetti" già pronti per l'uso, per le altre distribuzioni si dovrà provvedere di volta in volta a cercare su Internet i vari programmi ed effettuare l'installazione manualmente, cosa che se da un lato risulta più impegnativa e a volte frustrante, permette di avere in molti casi i programmi aggiornati all'ultimissima versione. Come avrete già capito, il mio consiglio è di cominciare a conoscere Linux con Ubuntu, anche se non ho nessun pregiudizio per le altre distribuzioni.

 

Ubuntu

Se per la distribuzione non abbiamo problemi ad orientarci verso Ubuntu, la scelta dell'interfaccia grafica risulta più difficoltosa. Alla versione ufficiale di Ubuntu, con interfaccia grafica GNOME, si sono affiancate le varianti con interfaccia KDE (Kubuntu) e XFCE (Xubuntu), quest'ultima particolarmente indicata per i computer più datati a motivo della leggerezza. Generalmente gli utenti sono portati a restringere la scelta tra KDE e GNOME: la prima è più somigliante a Windows, la seconda più di "rottura".

Figura 3 - Interfaccia grafica KDE Figura 4 - Interfaccia grafica Gnome Figura 5 - Interfaccia grafica Xfce

Figura 3 - Interfaccia grafica KDE

Figura 4 - Interfaccia grafica Gnome

Figura 5 - Interfaccia grafica Xfce

Ciascuna interfaccia grafica è corredata di propri programmi, come Impostazioni di sistema per il KDE o Gnome Control Center per GNOME, da utilizzare per la gestione delle stampanti, della rete... Questi programmi servono solo per modificare in maniera visuale i parametri memorizzati in file di configurazione comuni, generalmente modificabili anche a linea di comando con un editor di testo: cambia l'interfaccia ma la sostanza è la stessa. Nelle figure seguenti vedete esempi di configurazione della rete usando le utility disponibili per KDE e GNOME.

Figura 6 - Impostazione della rete in KDE da Impostazioni di sistema Figura 7 - Impostazione della rete in GNOME dal Gnome Control Center

Figura 6 - Impostazione della rete in KDE
da "Impostazioni di sistema"
(System Settings)

Figura 7 - Impostazione della rete in GNOME
dal "Centro di controllo"
(Gnome Control Center)

Per ulteriori schermate di esempio (screenshot) delle tre versioni di Ubuntu e per approfondimenti specifici, vi rimando ai siti ad esse dedicati (in inglese):
     www.ubuntu.com
     www.kubuntu.com
     www.xubuntu.com

È comunque possibile cambiare interfaccia grafica anche dopo l'installazione, o fare in modo che nel sistema siano presenti più interfacce grafiche e scegliere quale utilizzare all'inizio della sessione di lavoro.

Per completezza, tra le varianti ufficiali è disponibile Edubuntu (GNOME), orientata alle scuole. Edubuntu, al termine dell'installazione, mette a disposizione una serie di giochi e materiale didattico, e offre la possibilità di effettuare una sola installazione su server e condividerne le risorse da terminali remoti. È disponibile anche una versione specializzata per il multimedia, UbuntuStudio, mentre tra le varianti non ufficiali si evidenzia la distribuzione destinata agli istituti tecnici Ubuntu-FF (GNOME), realizzata da Fulvio Ferroni, che include un lungo elenco di strumenti di programmazione e documentazione. Naturalmente sarebbe possibile installare gli stessi strumenti su una normalissima Ubuntu, ma è senz'altro comodo avere tutto il materiale necessario su un solo CD di installazione (o meglio, nel caso di Ubuntu-FF, un DVD, in quanto la quantità del software disponibile rende necessario l'utilizzo di tale supporto).

Per terminare, oltre a queste versioni destinate al lavoro quotidiano ("desktop"), esistono versioni "server" destinate all'uso aziendale, nelle quali non vengono installate interfacce grafiche ma viene dedicata maggiore attenzione per gli strumenti "LAMP" (Linux, Apache, MySQL e PHP) e per i servizi, come il server web, la condivisione stampante... Un elenco abbastanza completo delle distribuzioni ufficiali e non ufficiali è disponibile nella sezione "Varianti" della pagina di wikipedia dedicata a Ubuntu.

Come per tutti i sistemi operativi e i programmi, anche nel mondo Linux si deve ricorrere a periodici aggiornamenti (patch di sicurezza e aggiornamenti critici). Ubuntu in particolare è caratterizzata dal fornire, oltre a questi aggiornamenti, una nuova versione ogni sei mesi, sincronizzata con le uscite delle nuove versioni di GNOME. La disponibilità degli aggiornamenti ("supporto") è generalmente di 18 mesi, ad eccezione delle versioni LTS (Long Term Support): in questo caso gli aggiornamenti sono garantiti per tre anni per le versioni desktop e cinque anni per quelle server.

Le versioni sono contraddistinte da un numero di versione (anno e mese di rilascio) e da un nome in codice, per cui ci si riferirà per esempio alla versione 7.04 (2007, aprile) come alla "Feisty Fawn" (Cerbiatto Esuberante).

Versione Data di rilascio Data di fine supporto Nome in codice Traduzione
4.10 20 ottobre 2004 30 aprile 2006 Warty Warthog Facocero Verrucoso
5.04 8 aprile 2005 31 ottobre 2006 Hoary Hedgehog Riccio Veterano
5.10 12 ottobre 2005 13 aprile 2007 Breezy Badger Tasso Arioso
6.06 LTS 1 giugno 2006 giugno 2009 (Desktop)
giugno 2011 (Server)
Dapper Drake Papero Signorile
6.10 26 ottobre 2006 aprile 2008 Edgy Eft Tritone Tagliente
7.04 19 aprile 2007 ottobre 2008 Feisty Fawn Cerbiatto Esuberante
7.10 (18 ottobre 2007) aprile 2009 Gutsy Gibbon Gibbone Coraggioso

A completamento della gamma, per le versioni più recenti sono disponibili dei CD di installazione alternativi progettati appositamente per i computer più vecchi, per i quali non sarebbe possibile l'installazione in forma grafica. Questi CD prendono il nome di Alternate.

Una volta scelta la versione di Ubuntu in base all'interfaccia grafica, bisognerà procurarsi il CD necessario per l'installazione: dai vari siti Internet, tramite le reti peer-to-peer come BitTorrent, oppure facendone richiesta direttamente alla Comunità tramite il modulo disponibile sul sito Internet della "distro". In quest'ultimo caso il CD verrà inviato a casa a mezzo posta, senza dover sostenere alcuna spesa. Il CD di Ubuntu è generalmente predisposto per installare un sistema completo in lingua inglese, da personalizzare in italiano durante l'installazione o anche successivamente. Questo richiede lo scaricamento di ulteriori pacchetti da Internet. Se non si possiede una connessione Internet a larga banda, l'azienda CreaLabs ha messo a disposizione sul proprio sito anche una versione non ufficiale in italiano di Ubuntu e di Kubuntu.

Essendo queste pagine dedicate agli utenti che si avvicinano per la prima volta a Linux, generalmente già avvezzi a Windows, useremo come esempio di installazione Kubuntu (disponibile sul sito www.kubuntu.com), per il solo motivo che l'interfaccia KDE e i meccanismi di utilizzo sono molto simili a quelli del mondo Windows. Ricordo comunque che il sistema operativo è sempre lo stesso, così come i programmi: quello che cambia sono l'aspetto grafico e gli strumenti di gestione. Dopo l'installazione è sempre possibile trasformare un sistema Kubuntu in Ubuntu oppure Xubuntu.

 

L'installazione

Negli ultimi anni si è prestata gran cura nel rendere sempre più semplice l'installazione di Linux: l'utente viene guidato passo per passo nella scelta delle poche opzioni. Le grandi distribuzioni inoltre hanno ottima documentazione online. Ubuntu non vien meno a questa regola, e nella sezione Documentazione del sito troviamo i link alla documentazione ufficiale e alle utilissime guide della Comunità. Istruzioni per l'installazione di Ubuntu/Kubuntu/Xubuntu 7.04 sono state pubblicate anche nei primi numeri della rivista online full circle magazine, disponibile anche in italiano, della quale è consigliabile la lettura per poter approfondire la conoscenza non solo di Linux ma dei programmi open source in generale.

Prima di procedere con l'installazione si deve verificare che il proprio computer supporti il nuovo sistema operativo, sulla base dei requisiti minimi indicati sul sito della distribuzione, che per Ubuntu/Kubuntu 7.04 sono i seguenti:

Il computer deve essere avviabile da CD o DVD (eventualmente modificando le impostazioni del BIOS), e lo stesso lettore CD/DVD deve essere avviabile. È possibile verificare la compatibilità del proprio computer semplicemente avviando il computer con il CD di installazione inserito. Il CD di installazione infatti consiste in una Live che al termine della fase di avvio si presenta come un sistema funzionante dal quale è possibile verificare l'avvenuto riconoscimento delle periferiche, e in caso negativo effettuare delle prove sulla base degli aiuti disponibili in rete. Per esempio, per le stampanti è possibile consultare le pagine Internet del gruppo di lavoro OpenPrinting, per i modem e le schede video si consulteranno le pagine dei produttori dell'hardware...

Punto critico nell'installazione è rappresentato dalla eventuale convivenza con Windows sullo stesso hard disk. In questo caso si deve procedere al partizionamento (suddivisione del disco rigido in più spazi per ospitare differenti sistemi operativi), operazione che può essere effettuata durante l'installazione di Ubuntu oppure tramite appositi programmi per Windows come Norton PartitionMagic. Oltre ad uno spazio per Windows e uno per Linux, si deve prevedere uno spazio ulteriore da adibire allo swap della memoria, possibilmente di dimensioni corrispondenti al doppio della quantità di memoria RAM. È possibile tenere i soli documenti in una ulteriore partizione, in modo da poterli condividere sia da Windows sia da Linux senza il rischio di danneggiare i sistemi. Per maggiori informazioni è disponibile sul sito della Comunità una esaudiente guida al partizionamento manuale.
Se si vuole mantenere una partizione Windows, prima di procedere con l'installazione si deve comunque provvedere a una pulizia del sistema, effettuare la copia di backup dei dati e procedere alla deframmentazione dell'hard disk.

Una ulteriore alternativa, nel caso non si voglia rinunciare del tutto a Windows, è offerta dalla possibilità di usare degli hard disk estraibili (uno per Windows e uno per Linux) oppure installare Linux su una chiavetta USB seguendo le indicazioni del sito Pendrivelinux.com.

I passi necessari per l'installazione di Ubuntu sono indicati nella sezione Installazione Grafica del sito della Comunità. Le schermate sono relative a Ubuntu ma non ci sono grosse differenze con Kubuntu. Le uniche raccomandazioni sono di selezionare la lingua italiana all'avvio del CD (premendo alla schermata di boot il tasto funzione F2 e selezionando Italiano nell'elenco delle lingue disponibili) e, se possibile, di impostare la connessione Internet direttamente dalla Live (operazione estremamente semplice se connessi in rete a un router ADSL), in modo da poter avere il sistema in italiano al termine dell'installazione. È comunque possibile effettuare la "localizzazione" in italiano in qualsiasi momento.

Una volta terminato il caricamento della Live, sarà visualizzato il desktop KDE, dal quale sarà possibile avviare l'installazione con un solo clic del mouse sull'icona Install. Avendo avviato il computer dalla Live, tutto il sistema risulterà abbastanza lento, compreso il mouse. Si raccomanda quindi di cliccare con decisione e mantenere premuto il tasto per qualche istante.

Figura 8 - Interfaccia grafica KDE al termine del caricamento del CD di Kubuntu

Figura 8 - Interfaccia grafica KDE
al termine del caricamento del CD di Kubuntu

Durante le fasi di installazione viene richiesto di selezionare la lingua, l'ubicazione geografica (e quindi il fuso orario) e la disposizione della tastiera.

Figura 9 - Installazione di Kubuntu - Passo 1 di 6 Figura 10 - Installazione di Kubuntu - Passo 2 di 6 Figura 11 - Installazione di Kubuntu - Passo 3 di 6

Figura 9 - Installazione di Kubuntu
Passo 1 di 6, selezione della lingua

Figura 10 - Installazione di Kubuntu
Passo 2 di 6, selezione dell'ubicazione

Figura 11 - Installazione di Kubuntu
Passo 3 di 6, selezione della tastiera

Sarà possibile effettuare il partizionamento del disco manuale o guidato (in questo caso viene formattato l'intero disco): se abbiamo una partizione con Windows, dalla versione 7.06 è presente uno strumento di migrazione in grado di riconoscere e di importare i preferiti di Internet Explorer, i segnalibri di Firefox, gli sfondi del desktop, i contatti della messaggistica istantanea e altre impostazioni degli account Windows presenti nel proprio sistema. Per ultimo, si dovranno inserire le informazioni personali. In quest'ultima fase viene richiesto il nome: digitando il nome, questo sarà automaticamente inserito anche nella casella contenente il nome da usare per il login (accesso al sistema), che si potrà modificare sostituendolo con un soprannome o con il nominativo, per esempio. Scegliete con cura il nome utente, in quanto il computer predisporrà una cartella personale avente lo stesso nome per memorizzare i documenti e le impostazioni dei programmi. Inoltre si dovrà digitare la password (mai lasciare un computer senza chiavi di casa!) e un nome da assegnare al computer, in modo da identificarlo in una eventuale rete. Al termine, sarà visualizzata una schermata riassuntiva per verificare i dati immessi prima di procedere all'installazione vera e propria, che avrà inizio cliccando sul pulsante Installa.

Figura 12 - Installazione di Kubuntu - Passo 4 di 6 Figura 13 - Installazione di Kubuntu - Passo 5 di 6 Figura 14 - Installazione di Kubuntu - Passo 6 di 6

Figura 12 - Installazione di Kubuntu
Passo 4 di 6, partizionamento

Figura 13 - Installazione di Kubuntu
Passo 5 di 6, informazioni personali

Figura 14 - Installazione di Kubuntu
Passo 6 di 6, riepilogo impostazioni

Al termine dell'installazione verrà richiesto di riavviare il computer ed estrarre il CD. Se avete scelto di mantenere una partizione con Windows, al riavvio sarà possibile scegliere quale sistema operativo utilizzare e ci si muoverà tra le voci con le frecce cursore per dare conferma con il tasto Invio della tastiera, altrimenti il computer si avvierà con Kubuntu. Al termine delle procedure di avvio si presenterà la schermata di login di Kubuntu, dove verrà richiesto di inserire il nome utente e la password impostati durante la fase di installazione.

Figura 15 - Interfaccia grafica KDE al termine del caricamento del CD di Kubuntu

Figura 15 - In alto a sinistra
Icona di notifica
degli aggiornamenti KDE

Probabilmente dopo alcuni istanti apparirà sul pannello inferiore l'icona di notifica che informa sulla disponibilità di alcuni aggiornamenti. Per ora limitiamoci a scoprire i programmi a disposizione, ci occuperemo degli aggiornamenti in un secondo momento.

 

Pagina creata il 26 luglio 2007


Software Linux - ARI home page